Alessio Bruschi ha vinto con 208 colpi (68 69 71, -5) il 74° Campionato Nazionale Open, il torneo più longevo nel calendario italiano e il secondo per importanza dopo l’Open d’Italia, svoltosi sul percorso del Royal Golf La Bagnaia (par 71), a Murlo (SI), e che ha chiuso il ciclo delle nove gare dell’Italian Pro Tour, il circuito nazionale.
Il 35enne toscano, nato a Firenze e cresciuto golfisticamente al GC Le Pavoniere di Prato, ha superato con un birdie alla seconda buca di spareggio il ligure Nicolò Gaggero (208 – 69 71 69), con il quale aveva terminato alla pari le 54 buche della gara, mentre è rimasto fuori dal playoff per un colpo Emanuele Canonica, terzo con 209 (70 67 72, -4).
Al quarto posto con 211 (-2) Andrea Maestroni e il dilettante del Parco di Roma Renato Paratore, che ha conquistato l’argento riservato al primo della sua categoria, al sesto con 212 (-1) Andrea Perrino, Nino Bertasio e l’altro amateur Enrico Di Nitto, del Parco di Roma, al nono con 213 (par) Mattia Miloro e Andrea Signor.
La manifestazione ha avuto quale major sponsor Continental, azienda leader nella fornitura di automotive e nella produzione dei pneumatici, e quali sponsor Banca Etruria, Regione Toscana, Comet, Consorzio Gallo Nero, Magniflex Materassi, Gasoline, Marbella Pellami, Brema Antica Sartoria, Poggio Narnara Olio Canino DOP, La Bagnaia Resort e Confesercenti.
Gli amateur hanno costituito la nota più lieta del torneo con ben quattro che si sono classificati tra i primi 15 e con otto che hanno superato il taglio sui dieci che avevano preso il via. Sono terminati in undicesima posizione con 214 (+1) Michele Cea e Giorgio De Filippi, anche loro del Parco di Roma, alla pari con Gregory Molteni e Andrea Romano, in 17ª con 216 (+3) Paolo Ferraris (Royal Park I Roveri), in 25ª con 218 (+5) Federico Maccario (Sanremo), in 37ª con 223 (+10) Luca Baraldini (Bologna) e Takayuki Matsui (Royal Park I Roveri).
Il Campionato Nazionale Open, come detto, è stata l’ultima prova del’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali allestite dal Comitato Organizzatore Open Professionistici di Golf della FIG, di cui è Presidente Alessandro Rogato e Direttore Barbara Zonchello.
Bruschi ha colto due successi in sette giorni, essendo reduce dalla vittoria nel Campionato della PGA Italiana, anche quello centrato in uno spareggio. A inizio carriera si era imposto in un torneo dell’Alps Tour (Gosser Open, 2004). Leader con Emanuele Canonica dopo due giri, Bruschi non è riuscito a mantenere l’andatura dei giorni precedenti. Ha segnato quattro birdie e quattro bogey per il 71 (par) e in tal modo Gaggero lo ha raggiunto grazie a una tripletta di birdie dalla buca 13 alla 15 (in totale 69, -3 con cinque birdie e tre bogey). Nel frattempo Canonica è rimasto dietro di un colpo uscendo dalla corsa al titolo. Gaggero ha avuto sull’ultimo green l’opportunità di vincere, ma la palla per il birdie si è fermata proprio sull’orlo della buca. Alla seconda buca di spareggio Bruschi ha posto la pallina a meno di due metri dalla bandiera con il secondo colpo e ha realizzato il birdie del successo.
“Francamente – ha detto al termine – non mi aspettavo di vincere, perché è difficile ripetersi a distanza di una settimana. Non manca la voglia, ma si è un po’ scarichi mentalmente. Non sono stato brillantissimo nel giro finale, anche per un po’ di fatica fisica, ma ho trovato la lucidità per cogliere l’attimo giusto e acquisire un titolo assolutamente prestigioso. Il percorso, malgrado la grande quantità d’acqua caduta, ha tenuto egregiamente. E’ ottimo sotto tutti i punti di vista, inserito in un contesto spettacolare, dalle strutture molto ricettive e che merita di ospitare altre manifestazioni di rilievo”. Bruschi ha ricevuto una assegno di 7.250 euro su un montepremi di 50.000 euro. A causa del maltempo che ha praticamente impedito il gioco nella prima giornata, la gara si è svolta su 54 buche, anziché sulle 72 buche programmate.
Alla premiazione sono intervenuti Maria Luisa Monti Riffeser, presidente del club ospitante, Gianni Collini, consigliere della Federazione Italiana Golf, e Alessandro Rogato.
Per la prima volta un torneo professionistico è stato ospitato a La Bagnaia Resort, dove si sono evidenziate la bontà delle strutture e la qualità del percorso di 18 buche disegnato da Robert Trent Jones Junior, sicuramente una meta ambita per i golfisti turisti e non solo. Il tracciato, lungo 6.101 metri (par 71), si snoda in collina, con dislivelli dolci, ampi fairways e green abbastanza piccoli e ben difesi da numerosi bunkers. Ogni buca annovera almeno cinque differenti tee di partenza in grado di soddisfare sia i neofiti che i giocatori più esperti. Il campo è impreziosito da suggestivi laghi e da una maestosa club house dalla quale è possibile godere un’esclusiva vista su tutte le 18 buche e sulle torri di Siena.
Il Resort ha al proprio interno due hotel, il Borgo La Bagnaia, cinque stelle con 70 camere, e il Borgo di Filetta, quattro stelle con 30 camere, ricavato da un borgo del 1200. Il complesso dispone inoltre di un Centro Congressi da 450 posti e di una SPA con acqua termale di oltre 1.500 metri.