Golf e Recovery Plan, l’impegno del Comitato Regionale Toscano

Si è svolto lo scorso 19 giugno 2021 presso il Golf Club Montecatini Terme, alla presenza della Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Sen. Caterina Bini e del Presidente della Regione Toscana On. Eugenio Giani, un incontro di studio per approfondire le opportunità esistenti per il mondo del golf nell’ambito della attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il c. d. Recovery Plan Italiano.
All’incontro, organizzato dal Comitato Regionale Toscano della Federgolf sotto il patrocinio del Presidente FIG Franco Chimenti e coordinato dall’Architetto Nicola Risaliti, Vice Presidente Vicario dello stesso Comitato, hanno partecipato Gianni Collini, Consigliere nazionale Federazione Italiana Golf, Andrea Scapuzzi, Presidente del Comitato Regionale Toscano Federgolf, Massimiliano Laldi, Presidente del Golf Montecatini Terme, Michele Chisena, Presidente del Golf Le Pavoniere di Prato, Marco Scarpa, Vice Presidente del Golf Ugolino di Firenze, Tommaso Franceschi, Consulente Federgolf per la progettazione dei campi da golf e docente della Scuola Nazionale Golf, Lorenzo Simoni, Consulente Federgolf per gli impianti irrigui e docente della Scuola Nazionale Golf, Stefano Boni, Consulente Federgolf per i manti erbosi e docente della Scuola Nazionale di Golf e Massimiliano Schneck, General Manager del Consorzio turistico Play Golf in Tuscany.
Dopo un’ampia illustrazione fatta dal coordinatore dell’evento Risaliti e dal Presidente Scapuzzi, delle dinamiche e dei numeri in termini di praticanti, di addetti ai lavori e di turisti che questo sport muove a livello nazionale ed internazionale e quindi del giro di affari da esso indotto soprattutto in termini turistici, il Consigliere Nazionale Gianni Collini ha sottolineato le potenzialità di crescita e le positive ricadute derivanti dal prossimo svolgimento in Italia della Ryder Cup, che si svolgerà presso il Golf Marco Simone di Roma, ma che anche grazie a numerosi eventi collaterali coinvolgerà strutture golfistiche e ricettive in tutto il Paese prima, durante e dopo lo svolgimento dell’evento.
Si è passati poi ad un esame della situazione di crisi indotta dalla pandemia, dove i provvedimenti di lock down assunti per contenere la diffusione del contagio da Covid – 19 hanno segnato uno stop del trend di crescita del golf in Italia e nel mondo, determinato una forte contrazione del fatturato e messo in grande crisi le strutture golfistiche.
Tuttavia si è convenuto che l’insorgere della pandemia si è rivelata una occasione utile per porre in risalto gli aspetti salutistici del golf come sport da praticare ad ogni età, all’aperto ed in sicurezza, con un distanziamento sociale che viene attuato in maniera naturale, costituendo esso stesso una caratteristica intrinseca della pratica golfistica, con team di gioco composti al massimo da quattro persone per ogni buca del campo, che svolgono la loro attività sportiva su una superficie territoriale di diverse decine di ettari, fatto questo che ha innescato una nuova consapevolezza sia nel grande pubblico sia nel mondo degli addetti ai lavori, dove gli evidenti aspetti salutistici che contraddistinguono il nostro sport possono costituirne un volano di crescita dal punto di vista sportivo, economico e sociale.
Sì è visto allora che per recuperare il gap di competitività indotto dagli effetti della pandemia il golf ha bisogno di investimenti tesi alla riqualificazione dei campi di gioco, in modo da elevarne la qualità e le caratteristiche ecologiche per poter attrarre quote sempre più consistenti dei flussi turistici che questo sport genera nel mondo.
Con l’ausilio dei tecnici esperti presenti all’incontro sono stati illustrati i benefici derivanti dal rifacimento degli impianti irrigui e dalla riconversione dei manti erbosi nei campi esistenti, nonché della possibilità di favorire la diffusione del golf attraverso la realizzazione di piccoli impianti nelle aree marginali e degradate delle città, favorendo al contempo la riqualificazione delle periferie, come ampiamente sperimentato con la realizzazione del Golf Livorno e del Parco di Firenze.
Dopo aver ascoltato con grande attenzione le varie relazioni la Sottosegretaria Bin ed il Governatore Giani, illustrando le caratteristiche del Recovery Plan, hanno intuito la particolare attinenza tra la filosofia della “transizione ecologica” che ha ispirato la definizione del PNRR e la prospettiva di rilancio e di crescita del golf attraverso la riqualificazione ecologica dei campi.
Si è visto che il c. d. Recovery Plan riconosce e valorizza la valenza sociale e turistica delle infrastrutture sportive, con riferimenti particolarmente attinenti al mondo del golf che sono contenuti nella MISSIONE 5, misure M5C2: “INFRASTRUTTURE SOCIALI, FAMIGLIE, COMUNITÀ E TERZO SETTORE” e M5C3: “INTERVENTI SPECIALI PER LA COESIONE TERRITORIALE”, da pagina 211 a pagina 223.
Tra i vari passaggi citiamo i più importanti:
Pagina 213 “…è riconosciuto un ruolo strategico alla riqualificazione delle strutture sportive, volte a favore l’inclusione e l’integrazione sociale attraverso la diffusione della cultura dello sport, e alla progettazione urbana integrata, tesa alla rivitalizzazione e al miglioramento di ampie aree urbane degradate del territorio nazionale”.
Pagina 218 “L’investimento è finalizzato a favorire il recupero delle aree urbane puntando sugli impianti sportivi e la realizzazione di parchi urbani attrezzati, al fine di favorire l’inclusione e l’integrazione sociale, soprattutto nelle zone più degradate…”.
Concetti che si attagliano alla perfezione al progetto della Federgolf denominato “50 Ryder Compact BioGolf” per la nascita di impianti golfistici compatti nelle periferie degradate delle città.
Inoltre nello specifico paragrafo intitolato “LO SPORT”, a pagina 223, nell’enunciare i molteplici interventi destinati a questo settore, si specifica che “L’attività sportiva ha inoltre un forte impatto economico, dall’impiantistica al turismo sportivo estivo e invernale, oltre alle molteplici attività complementari che vi ruotano attorno, da quelle manifatturiere a quelle delle attrezzature”.
Infine, per i golf dotati di strutture ricettive, si aprono le ampie opportunità enunciate nella MISSIONE 1, misura M1C3: “TURISMO E CULTURA”, da pagina 103 a pagina 115.
Ma la partita più importante, per la quale occorrono specifici indirizzi da parte del Governo nei confronti delle Regioni, che avranno il compito di erogare le risorse attraverso la definizione di bandi europei, la si potrà giocare nella attuazione della dalla MISSIONE 2 – RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA, dove ciascuna delle quattro misure in essa contenute, da pagina 116 a pagina 156, sembra scritta appositamente per favorire la riconversione ecologica ed il rilancio delle strutture golfistiche:
M2C1 – ECONOMIA CIRCOLARE E AGLICOLTURA SOSTENIBILE
M2C2 – ENERGIA RINNOVABILE….
M2C3 – EFFICIENZA ENERGETICA E RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI
M2C4 – TUTELA DEL TERRITORIO E DELLA RISORSA IDRICA
L’incontro si è concluso con l’impegno della Sottosegretaria Bini a rappresentare ai colleghi di governo, con particolare riferimento ai ministeri dell’ambiente, del turismo, dell’economia e della salute, la particolare corrispondenza tra le prospettive di sostegno e di rilancio del Recovery Plan, prevalentemente orientate all’insegna della cosiddetta “Transizione Ecologica” e le potenzialità di rilancio delle strutture golfistiche quali infrastrutture sportive a servizio dell’economia del territorio, in quanto la giornata di studio ha reso evidenti all’esponente di governo i grandi benefici derivanti dalla ristrutturazione degli impianti irrigui e la riconversione dei manti erbosi nei campi da golf esistenti, che una volta tradotti in progetti di investimento da candidare sui bandi regionali attuativi del Recovery Plan, contribuiranno in maniera concreta ad affermare la qualità dell’offerta delle strutture golfistiche italiane nel grande panorama del turismo golfistico internazionale.
Dal canto suo il Governatore Giani, già da tempo convinto assertore della valenza turistica e sociale del golf, ha garantito il suo impegno affinché i prossimi bandi europei della Regione Toscana dedichino alla riqualificazione dei campi da golf la giusta attenzione proprio per le evidenti ricadute che generano sull’indotto turistico del territorio.
A fine incontro i comuni impegni assunti tra i rappresentanti istituzionali e la Federazione Italiana Golf sono stati quelli di proseguire in questa fase di approfondimento anche attraverso il coinvolgimento di altri ministeri del Governo Draghi e di supportare i circoli di golf italiani nella acquisizione di progetti esecutivi tendenti alla riqualificazione ecologica dei campi da golf, da presentare sui bandi regionali una volta che il governo avrà emanato le direttive e distribuito le risorse alle regioni.

PROGRAMMA

RELAZIONE (Scapuzzi Risaliti)

RICONVERSINE ECOLOGICA (Boni Simoni)

GOLF E TURISMO (Schneck)

PROGETTO GOLF IN CITTA’ (Franceschi)